sabato 3 dicembre 2016

INSICUREZZA? STOP... è ora di darci un taglio!




Se non credi in te stesso, chi ci crederà?


Ogni giorno la vita ci pone interrogativi, e noi siamo qui per scegliere e dare una direzione al nostro cammino, il più delle volte lo facciamo senza averne piena coscienza. Eppure, dietro ogni scelta e ogni decisione si celano le potenzialità e le debolezze di ogni persona.
Ci sono scelte che ci bloccano, una sorta di fermo che impedisce di scegliere, anche se in gioco ci sono il benessere e la felicità personale.
L’insicurezza condiziona molto spesso le scelte personali e ci porta in una condizione di passività, in cui manteniamo le abitudini e le credenze di cui spesso si è vittime. Il cambiamento si trasforma in un ostacolo incredibile, diventa troppo grande e faticoso … così da indurci a pensare:" meglio restare dove siamo".
L’insicurezza ha radici profonde e s’insinua prepotente nella mente, condizionando l’agire e il fare.
L’insicurezza è una condizione emotiva di cui tutte le persone normalmente fanno esperienza.Si manifesta, prevalentemente, con una sensazione di smarrimento che fa dubitare di quello che si pensa e fa temere di prendere decisioni sbagliate.
Questa sensazione di insicurezza, spesso, è legata a circostanze temporanee e definite; cioè, si manifesta in concomitanza ad eventi importanti della vita (la perdita di una persona cara, il cambio di lavoro o di città, la fine di una relazione sentimentale, ecc.) che, più di altri, mettono la persona in discussione.L’insicurezza, di per sé non è dannosa; anzi, in alcuni casi, può essere utile a farci compiere la scelta più giusta ed è, quindi, funzionale alla persona. Tuttavia, l’insicurezza può diventare patologica quando, anziché essere legata ad una specifica situazione, diventa una sensazione che persiste nel tempo, che interessa più ambiti e che si fa sentire anche rispetto a banali decisioni quotidiane.
Naturalmente questa condizione ci spinge a non fidarci di noi e a ricorrere ai ripari ch
iedendo aiuto agli altri e lasciando che siano loro a decidere per noi!
Vi pongo questo domande e mi auguro che servano a riflettere:
·       quanto è giusto e rispettoso per la tua vita, lasciare che qualcuno decida per te della tua felicità e serenità?
·        Esiste qualcuno al mondo che ti conosce meglio di te stesso (sogni nel cassetto, desideri,obiettivi, potenzialità, emozioni?
Quando vi trovate di fronte a delle scelte, provate a determinare l'obiettivo, immaginatevi cosa volete raggiungere. Ecco per voi alcuni semplici ma fondamentali passi da seguire:
DETERMINA L'OBIETTIVO.
Descrivi con chiaressa l’obiettivo che vuoi raggiungere, sii concreto e reale, non perderti nelle utopie. Lasciati guidare dalle emozioni, da ciò che desideri sinceramente ma sopratutto da ciò che ti farà stare bene.
STRUTTURA UN PIANO DI AZIONE
Fissato l'obiettivo stabilisci tutte le zioni che dovrai compiere per raggiungere il tuo obiettivo.
LASCIATI GUIDARE DALLE EMOZIONI, SENZA ABBANDONARE LA TUA RAGIONE
Ogni obiettivo da raggiungere ci emoziona, sopratutto quando immaginiamo di averlo già raggiunto. Godiamo di queste emozioni, senza perdere di vista il lume delle nostre ragioni. Siate saggi.
NON RIMANDARE A DOMANI
Siate responsabili, concedetevi il giusto tempo, ma non lasciatevi andare alla pigrizia o agli attacchi che la vita ci riserva. Siate coraggiosi!!
Con l'aiuto di questi piccoli suggerimenti potrai  sperimentare un nuovo modo di affrontare le decisioni, aumentare la tua autostima e la tua autoefficacia ed essere più sicuro di te stesso.


Per saperne di più, Caterina Petronella life Coach

venerdì 2 dicembre 2016

Scegli con cura i tuoi alleati...per vincere nella vita!

Scegli i tuoi alleati
 e impara a lottare in compagnia, perché nessuno vince una guerra da solo.” 
Paolo Coelho


Al fine di raggiungere con successo degli obiettivi è fondamentale definirli con chiarezza,  immaginarsi il traguardo da raggiungere, e quindi prepararsi cioè studiare, allenarsi, elaborare una strategia efficace.
Un aspetto fondamentale sono gli alleati, cioè le persone che ci aiuteranno e sosterranno nel raggiungimento dei nostri obiettivi.
Molto spesso nella scelta degli alleati commettiamo qualche errore ed in effetti i presunti alleati possono traformarsi in ostacolo, poichè quando gli rivolgeremo la fatidica domanda “Che ne pensi del mio progetto?”, riceveremo solo scoraggiamenti e visioni pessimistiche.

Pertanto un primo consiglio è : scegli con cura i tuoi Alleati!!!

Se la persona scelta come alleato rientra tra tutti quelli che hanno rinunciato ai propri sogni nel cassetto, gettando la spugna, molto probabilmente non avrà molta voglia di incoraggiare gli altri e tenderà piuttosto a demolire le ambizioni altrui per non sentirsi solo nell'aver fallito.
Ora immaginiamo di chiedere ad una persona con queste caratteristiche: Che ne pensi del mio obiettivo?”...quale risposta potremmo ottenere? Quasi sicuramente dubbi, svalutazione, critiche.
Al contrario, proviamo ad immaginare cosa potrebbe accadere se chiedessimo un parere ad una persona di successo. Sicuramente ci sorriderà, ci racconterà le sue sfide, i pensieri che lo hanno aiutato ed incoraggiato a non mollare mai, e sarà un importante testimone del fatto che con costanza, determinazione e positività tutto si può raggiungere.
Bene , facciamo attenzione, perchè quando decidiamo di voler raggiungere un obiettivo, noi abbiamo bisogno di appoggio e di sostegno, buon auspicio ed incoraggiamento.
Scrivo questo articolo, poichè molto spesso accade che dopo aver costruito un bel piano di azione con i miei clienti, definito bene con obiettivi e alleati...i clienti tornano a casa e succede il disastro!! Perche? Accade sempre che tra gli alleati compaiano la famiglia e i partner, ma sempre più spesso, l’aspettativa di ricevere supporto dai nostri familiari si trasforma in delusione: a volte, sono proprio i genitori a stroncare l’entusiasmo, a tarpare le ali e a proiettare sui figli uno stato di continua immobilità e inerzia rispetto all’ascolto dei bisogni e delle ambizioni personali, nonché alle azioni da compiere per realizzarsi.
È importante imparare a cercare persone che ti supportino!
Essere sostenuti e incoraggiati sortisce un grosso effetto nel rafforzamento dell’autoefficacia personale. 
Ripetiti una frase positiva, una di quelle pronunciate da chi ti sta accanto, questo aumenta la motivazione e alimenta la convinzione nelle tue capacità.
Impara allora a riconoscere chi può essere un tuo alleato. Cerca di capire con chi puoi confrontarti, chi potrà starti a fianco. Evita di coinvolgere coloro che hanno un atteggiamento tendenzialmente distruttivo o passivo e circondati di gente propositiva, in grado di sostenere il tuo obiettivo e il tuo impegno per realizzarlo

E quando tutto va male?

La possibilità di non ottenere il risultato sperato va sempre tenuta in considerazione. Per questo servono dei bravi alleati capaci di starci a fianco e aiutarci a risollevarsi con coraggio e determinazione. Gli alleati ci potranno aiutare a cogliere in modo costruttivo le cose che non hanno funzionato bene e a perfezionare i punti di forza.
Credi sempre in te e nei tuoi sogni ... non permettere a nessuno di far vacillare la fiducia in te stesso.
Per saperne di più
Caterina Petronella, life coach

giovedì 1 dicembre 2016

Credenze limitanti? Un ostacolo alla propria vita!



Un pensiero è innocuo finché non ci crediamo. Non sono i nostri pensieri, ma l’attaccamento ai nostri pensieri che causa sofferenza. Attaccarsi a un pensiero significa credere che sia vero, senza indagarlo. Una credenza è un pensiero al quale siamo attaccati, spesso da anni.
Byron Katie

Che cos'è una credenza? Una credenza è l'atteggiamento di chi riconosce per vera una proposizione,ammettendone la validità sul piano della verità oggettiva, nel senso che credere in un enunciato X equivale ad affermare che X è vero, o quantomeno che ci sono buone ragioni per affermare che X è vero.

E allora cosa sono le credenze limitanti? Le credenze limitanti sono l'insieme dei pensieri irrazionali che si radicano nella mente sino a diventare un ostacolo alla sernità della persona, ovvero alla felicità, al benessere e al raggiungimento di obiettivi sfidanti.

Questo è un argomento molto interessante e  tanto presente nella vita di tutti noi , pertanto è necessario sviluppare consapevolezza al fine di  eliminare definitivamente le convinzioni negative e trasformarle in credenze potenzianti.
Dalle esperienze di lavoro come coach e quindi dall'incontro con le persone spesso emergono convinzioni e credenze che bloccano e limitano il percorso di vita, la crescita ed il miglioramento. Questo accade perchè tali pensieri sono talmente radicati e forti che si trasformano in realtà, ovvero l’individuo trasferisce quello che pensa in quello che sente e poi in quello che fa.
Questo principio è molto utile se si tratta di convinzioni positive e potenzianti, mentre è del tutto distruttivo se si tratta di convinzioni negative e disfunzionali.
Ad esempio, se sei un neolaureato e la tua convinzione è “Non troverò mai un lavoro, nessuno mi vorrà”, ogni volta che ti troverai ad affrontare un colloquio di lavoro penserai “Anche questa volta andrà male di sicuro, non mi assumeranno”. Questo pensiero genererà la convinzione negativa per cui “Non farò mai nulla di buono nella vita” che diventerà una credenza radicata “Sono un fallito, non servo a nulla”.
Quasi sicuramente ad dialogo interno così fatto si assocerà un senso di tristezza, paura o rabbia, con conseguenti effetti sul comportamento: scarsa voglia di affrontare un collaquio, abbandono della ricerca del proprio lavoro e possibile fallimento dei colloqui avuti. Tale modello di pensiero-emozione-azione pessimistico e negativo influenzerà sicuramente tutta la carriera professionale e non in modo costruttivo.

Altro esempio, un dipendente in ufficio, entra il capo lo saluta con un semplice “ciao” anziché fermarsi per la solita riunione mattutina e poi si metta a lavoro al pc. Il dipendente potrebbe generare un pensiero automatico del tipo “Non si è fermato, non mi ha lasciato consegne per quest'oggi, ho commesso qualche errore, quindi significa che presto mi licenzierà". Emotivamente l'ansia, la tristezza, e anche un pò il disprezzo per l’altro genereranno comportamenti inadeguati e probabimente soggetti a riprese da parte del capo.
Da questi esempi possiamo notare come i nostri pensieri sono potentissimi e determinano lo stato emotivo con cui viviamo la realtà e con cui agiamo.
Se sviluppiamo consapevolessa dei pensieri che ci limitano, possiamo provare a trasformarli, modificando le convinzioni e le relative azioni. Naturalmente questo cambiamento innescherà nuovi schemi di pensiero e nuove traiettorie d'azione che porteranno finalmente risultati diversi.
Partendo dall'osservazione dei nostri comportamenti possiamo cogliere e comprendere quali sono le convinzioni che ci limitano. Una volta comprese e verificata la natura di ostacolo, vanno assolutamente eliminate, rimosse. 
Così come il cibo nutre il nostro corpo, rendendolo più o meno sano, a seconda della qualità degli alimenti; così i pensieri nutrono il nostro cervello e determinano il suo benessere e funzionamento. Pertanto le convinzioni negative insinuano paure e blocchi, si auto-rafforzano con le “prove” derivanti da comportamenti sbagliati, sbarrano la strada alla felicità e al benessere.
L’ottimismo e il pessimismo si nutrono di convinzioni.
C’è un modo per interrompere questo circolo vizioso e liberarsi dalle convinzioni limitanti. Si chiama ristrutturazione cognitiva .
Fermati e osserva la tua vita, se c'è qualcosa che non va, se c'è qualcosa che si ripete da sempre...cogli le emozioni ed i pensieri alla base ed interrompi questo circolo visioso.

Per saperne di più, Caterina Petronella Life coach

lunedì 28 novembre 2016

La Parola chiave è: RISPETTO!


Segui sempre le 3 “R”: Rispetto per te stesso, Rispetto per gli altri, Responsabilità per le tue azioni.
(Dalai Lama)

Tutti vogliamo essere rispettati nella nostra vita dagli altri, e naturalmente i primi a rispettarci dovremmo essere noi. A questo aggiungerei che il rispetto si guadagna nel tempo, e lavorando con impegno e coerenza. Gli amici, i partner, i colleghi sono risorse preziose nella nostra vita e meritare il rispetto degli altri dovrebbe essere un obiettivo importante per chi ambisce al successo e alla felicità. Affidabilità e coerenza sono due aspetti chiave per il rispetto. 
Pensa, parla e agisci con coerenza, solo così sarai apprezzato come persona e godrai del rispetto di tutti.
Per questo ricorda che la sincerità è al primo posto nella relazione con l'altro. E' fondamentale agire e prlare in sintonia con il proprio cuore, questa coerenza arriva all'altro ed apre un dialogo costruttivo sviluppando rispetto e fiducia. Impara a coltivare la sincerità in famiglia, tra gli amici, al lavoro, a scuola e in qualsiasi altro contesto della tua vita, questo atteggiamento ti farà godere del rispetto degli altri. Non importa chi sarà il tuo interlocutore, il suo livello sociale e il suo modo di pensare. Tu parti dal rispetto della tua natura di essere vivente e pensante ed esprimi le tue opinioni senza temere il giodizio dell'altro. Esprimiti con coerenza e con rispetto, se non offenderai la tua e altrui vita, il confronto tra le opinioni potrà portare solo crescita costruttiva e di valore.
Impara ad ascoltare. Molto spesso nelle conversazioni gli interlocutori non vedono l'ora di parlare ed esprimere la propria opinione invece di ascoltare quella dell'altro. E' un pò il gioco della prima donna, tutti vogliamo stare al centro dell'attenzione. Tutti abbiamo qualcosa da dire, ma imparare a essere un buon ascoltatore fa la differenza. Se vuoi guadagnarti il rispetto delle persone con cui parli, impara ad ascoltare attivamente e a coltivare una reputazione di buon ascoltatore. Perciò, anzichè intervenire con i tuoi pensieri, fai domande, informati il più possibile prima di esprimere il tuo pensiero. Dimostrando un interesse genuino nei confronti di quello che gli altri hanno da dire, guadagnerai rispetto.
Loda il lavoro degli altri ed easternalo con complimenti. Quando le azioni, le idee o i progetti di un amico o di un collega si fanno notare per la loro innovazione, lodalo e spiegagli perché lo ammiri. Eliminiamo la gelosia per il successo degli altri e condividiamo le gioie delle persone che ci circondano. Se vuoi essere rispettato, impara a riconoscere la grandezza altrui e ad apprezzarla. Sii onesto nei tuoi complimenti. Fallo solo quando qualcuno o qualcosa ti colpisce sinceramente.
Mostra empatia nell'incontro con l'altro. Essere empatici ci aiuta a comprendere in profondità noi stessi e chi ci circonda, sviluppando la capacità di prevedere reazioni e azioni emotive e prenderci cura dell'altro, con comportamenti affettuosi, premurosi e attenti alle necessità di chi ti circonda.
Bisogna osserva il linguaggio del corpo ovvero il linguaggio non verbale. La gente non sempre esprime verbalmente quello che prova, pur sentendosi spaventata o frustrata. Se impari a notarlo, puoi offrire il tuo supporto emotivo e sostenere l'altro nei momenti difficili. Naturalmente fai un passo in dietro quando non ce n'è bisogno o quando l'altro non è pronto ad accoglierci.
Sviluppa una buona rete sociale e tieniti in contatto con la gente . L'uomo è un animale sociale, la sua vita solitaria e tesa all'individualismo è una vita incompleta. Prima o poi tutti hanno bisogno del sostegno dell'altro. Quindi coltiva le tue relazioni e mantieni i contatti con i tuoi amici, colleghi e familiari anche quando non devi chiedere niente. Telefona o manda un messaggio ai tuoi amici solo per chiacchierare. Aggiorna la tua famiglia dei tuoi successi e dei tuoi insuccessi, soprattutto se vivete in posti diversi. Tratta i colleghi di lavoro come se fossero amici veri. Non rivolgerti a loro solo quando devi sapere a che ora presentarti al lavoro o cosa è successo nell'ultima riunione. Chiedi delle loro vite e trattali con rispetto per essere rispettato a tua volta.

Ama la tua vita e vivi con coerenza!

Caterina Petronella, life coach


giovedì 24 novembre 2016

L'arte di Sfidarsi ...giorno dopo giorno!



La forza non arriva dalle vittorie. La lotta e le sfide sviluppano la tue forze. Quando attraversi le difficoltà e decidi di non arrenderti, quella è forza.
ARNOLD SCHWARZENEGGER
Ogni giorno mi capita di incontrare persone che si lamentano del lavoro, delle relazioni, della vita. Questo atteggiamento ci annienta e non ci permette di vedere l'immenso potere e le infinite risorse che ognuno di noi ha nella vita per affrontare tutte le differenti situazioni.
Il lamento ci annulla, mentre la voglia di farcela e di trasformare le cose ci fortifica.
Questa vita va vissuta sfidandoci giorno dopo giorno, sviluppando il coraggio di affrontare tutte le paure e gli ostacoli che si interpongono tra noi e la nostra felicità...Il coraggio di vivere.....perchè per vivere ci vuole coraggio. Sin dalla nascita la nostra vità farà esperienza di prove ed ostacoli, poichè è proprio da questi che possiamo imparare e metterci alla prova. Questo genererà  sofferenza e paura, e solo il coraggio e la curiosità potranno aiutarci.
L'uomo deve costruirsi giorno dopo giorno, prova dopo prova per superare tutto con energia e voglia di vivere, guardando in una unica direzione LA FELICITA' ED IL BENESSERE.
Sì, quindi vivere richiede una sfida continua e tanto coraggio...in fondo siamo tutti degli eroi in viaggio.
Se vuoi vivere è necessario incontrare, dialogare, viaggiare, navigare, guardare a nuovi orizzonti e non farsi bloccare mai dalla paura. La nascita stessa è un viaggio, il primo dei viaggi: il coraggio di lasciare l'utero materno, caldo e accogliente, per un altro luogo, il mondo; tagliare i legami, venire alla luce e iniziare così a sperimentare la vita.
Il passo fondamentale per assumere la piena responsabilità della nostra esistenza è acquistare coraggio, vivere senza paura. Il coraggio di affrontare tutte quelle paure che ci trattengono dall’esprimerci compiutamente e dall’affermare la nostra personalità. L'abilità di affrontare e sfidare la paura del fallimento. La paura del rifiuto. La paura del giudizio. La paura di restare soli.
Tutti noi abbiamo queste paure, nessuno escluso. Ciò che ci differenzia, però, è la volontà di riconoscerle, accettarle e affrontarle.  Bisogna accettare la sfida che la vita ci lancia.
Culturalmente ci hanno educato nella paura (paura del lupo, del buio, dell'uomo nero etc) per mantenere il controllo su di noi, sui nostri desideri, sui nostri sogni. Fin da piccoli ci insegnano ad usare la mente logica, a seguire i ragionamenti dettati da un potere superiore che ci mostra una via che non è la nostra. A scuola subiamo molto il processo di uniformarci e di rispondere a regole comuni, con la conseguente depersonalizzazione dei processi di crescita: CHi SIAMO?
E certamente non dobbiamo dimenticarci che vivere con coraggio ciò che siamo è una responsabilità che abbiamo anche verso gli altri, come scrive Nelson Mandela.

Abbiamo tanta paura, quella più profonda non è di essere inadeguati, ma probabilmente quella di essere  forti e potenti, al di là della nostra immaginazione. Siamo noi i nostri miglior Nemici. Forse ci domandiamo: " Chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso? "

BENE SEI UN ESSERE MERAVIGLIOSO...APRI LA TUA VITA A NUOVE OPPORTUNITA' E SFIDATI GIORNO DOPO GIORNO!
Caterina Petronella, Life Coach

sabato 19 novembre 2016

Autostima? Inizia tutto dalla più tenera età.


Prima di diagnosticarti depressione o bassa autostima, assicurati di non essere semplicemente circondato da stronzi.
(William Gibson)

L’autostima è il valore di giudizio che ciascun individuo si attribuisce, ovvero ciò che pensa di contare come persona, come essere umano. Questo giudizio si forma sulla base delle esperienze (educative e formative) vissute nella relazione con l'altro e con l'ambiente che ci ha fatto sentire capaci o incapaci, sicuri o insicuri.
L'autostima è alla base della nostra personalità e del nostro carattere, ed è qui che andiamo ad attingere risorse quando abbiamo bisogno di superare ostacoli e prove della vita.
L’autostima è composta da molti elementi, da quanto ci accettiamo e quindi dalla buona valutazione delle proprie capacità; dalla fiducia nelle proprie intuizioni, emozioni e sensazioni; da un buon rapporto con il proprio corpo; dalla sensazione di potersi fidare di sé. Oltre che dal sentirsi capaci di poter compiere una azione, e questa sensazione scaturisce dai successi ed insuccessi vissuti; dalla modalità di affrontare le esperienze nuove; dal tipo di lettura data ai fallimenti provati.
Come si forma l'Autostima?
L'autostima si sviluppa e cresce con noi, sin dalla più tenera età. E' un aspetto soggetto a trasformazioni e quindi va coltivato passo dopo passo. La nascita psicologica dell’essere umano passa attraverso il rapporto con l’Altro (madre-padre-fratello-insegnanti etc) e l’autostima ne è una componente fondamentale. Per i bambini il rapporto con l’Altro è fondamentale. La cura dei bisogni fisiologici primari ( allattamento, cura dell'igiene, ascolto dei bisogni) è necessaria, ma per nutrire l’autostima nel bambino è necessario che egli senta di avere un posto nel cuore e nella vita dell’Altro, sapere di essere amato e desiderato per il solo fatto di esistere, e non per quello che sa o che fa. Questo è un messaggio di amore profondo  e di totale accettazione. Se passa questo messaggio il nucleo dell’autostima del bambino si fa forte, stabile e tutto il resto viene da sé.
Affinche il bambino possa credere in sé, è necessario che i genitori credano in lui.  Il bambino ha bisogno di sentirsi stimato e capace di compiere azioni importanti. Solitamente qesto processo avviene naturalmente quando il bambin è “bravo” ed ha un buon comportamento, ma cosa accade quando sbaglia, quando va male a scuola?
Un errore comune è quello di rimproverare la persona e non l'azione compiuta. Ad esempio “Sei cattivo!” e invece di “Hai fatto una cosa cattiva”. Oppure “Sei un pasticcione” è diverso da “Questa volta hai fatto un pasticcio perché ti sei distratto”.
Cari genitori è importante che voi facciate un lavoro sulle vostre aspettative, poichè sono proprio questea dirigere le vostre azioni e le vostre parole. E le aspettative sono condizionate dalle paure.
Gli adulti rappresentano uno “specchio” in cui guardarsi per i bambini. Essi si costruiranno un’idea di quello che sono sulla base di ciò che i grandi rimandano loro. Questo processo va avanti sino all'età adolescenziale, momento cruciale della vita dell'essere. In questa fase tutto viene messo in discussione e per questo può accadere che un bambino in cui si è creduto poco, può diventare un adolescente timido insicuro e continuamente bisognoso di rassicurazioni.
Un aspetto fondamentale è  valorizzare le doti e i talenti dei propri figli, cercando di riconoscergli una unicità e straordinarietà!
Spesso sentiamo bambini e ragazzi dire: “Io non valgo niente!.  E’ possibile che il bambino sia stato continuamente svalutato e non crede alle sue capacità. Oppure può essere che il bambino ha vere difficoltà, a scuola per esempio, e sente che il suo valore, dipende solo da questo.
Altra frase tipica è: “ Sono un incapace”. Avolte il bambino non accetta di sbagliare, forse perchè non gli è stato concesso di fare errori, o non ci prova neanche a sfidarsi in un nuovo compito. O ancora si arrende dopo una serie di insuccessi e si mortfica.
Cari Genitori, cosa potete fare?
La prima cosa da fare sempre è rassicurare il bambino sul piano emotivo. E' molto importante “cosa” si dice, ma soprotutto “come” trasmettiamo il messaggio. L'unica cosa che dobbimo ripetere nel nostro cuore e poi al nostro bambino è “ti voglio bene lo stesso, tu vali comunque” al di là delle cose che fai . Ma dobbiamo crederci davvero, bisogna essere convinti del nostro e altrui valore!! Le menzogne non portano buone conseguenze!
Seconda cosa è rendersi conto effettivamente di che cosa spinge il bambino o il ragazzo all'insuccesso. Fare una valutazione oggettiva delle cause esterne o interne. Ed eventualmente chiedere aiuto a degli esperti.
Solo dopo aver condiviso uno spazio di dialogo, averli rassicurati affettivamente, e dopo aver dato all’insuccesso la giusta dimensione, si può affrontare il problema da un punto di vista pratico.
Il bambino ha dei limiti oggettivi dovuti all’età? Bisogna aiutarlo incoraggiandolo e spiegandogli che crescendo migliorerà le sue capacità e competenze.
Se invece  sottovaluta le sue possibilità e non tenta neanche, è importante trasmettergli il bello di scoprirsi e si scoprire, ovvero il piacere e il divertimento di cercare cose nuove.
Quando il problema è il perfezionismo, allora bisogna fare un lavoro sulla capacità di tollerare i fallimenti e provare a dargli una visione diversa dell'errore, ovvero come occasione per crescere ed imparare dagli insuccessi.
Anche qui ...LA REGOLA NON CAMBIA... bisogna essere SINCERI con se stessi come genitori: si è disposti ad accettare i fallimenti dei figli?
Anche il concetto di fallimento va spiegato bene: sbagliare è naturale e ci è concesso, sopratutto perchè dall'errore si  impara qualcosa di nuovo. Il problema non sono gli errori, ma il significato che gli attribuiamo.
Insegnate ai vostri figli il coraggio di affrontare le sfide e le paure. E ricordate, il più grande desiderio dei bambini è quello di essere riconosciuti e accettati per quello che sono: premiate quello che fanno di buono e  questo rappresenterà un ottimo modo per consolidare ed alimentare l’autostima dei vostri piccoli!
 Caterina Petronella, Life Coach



giovedì 17 novembre 2016

Vincere la Paura e superare i propri limiti. E' possibile?



Un giorno la paura bussò alla porta. Il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno.

(Martin Luther King )

Che cos'è la paura? Potremmo definirla semplicemente un’emozione che proviamo di fronte ad un pericolo.
Il pericolo è reale o possiamo costruirlo nella nostra mente? Bene, molto spesso la paura è costruita dalla mente. Infatti tanto spesso ci capita di provare paura di qualcosa non perché è pericolosa, ma perché noi la consideriamo tale. Tornando al potere della nostra mente, facciamo un esempio sulla paura. Se abbiamo paura dei cani, è facile che ci spaventi la sola presenza di questo animale, sia che sia feroce e aggressivo, sia che sia mansueto.
Perchè la paura ci controlla così? il motivo risiede nella nostra stessa natura di essere umano. Sin dalla nascita noi sperimentiamo la paura. La natura ci ha dotato di un numero molto alto di recettori deputati al dolore per farci percepire il pericolo e garantirci la sopravviventa.
E se una minaccia è reale? Noi abbiamo paura solo se consideriamo pericolosa una situazione. Anche se fossimo di fronte a un pericolo vero, ma pensassimo di non correre alcun rischio, non avremmo paura.
La paura dipende da noi e non semplicemente dalle situazioni che viviamo. La paura è una emozione fondamentale, che ha permeso all'uomo di evolversi e di sopravvivere. Dalla paura si generano molti stati emotivi quali: ansia, rabbia, delusione, frustrazione, sofferenza. 
Come eliminare la paura?
Se volessimo visualizzare la paura, potremmo paragonarla ad un albero possente e maestoso. Per poterlo eliminare, non basterà tagliarne i rami o abbatterlo: presto tornerà a germogliare. Bisogna agire alla radice, tolta quella, l’albero morirà definitivamente.
Come facciamo a tagliare le nostre radici? ascoltandoci e trasformando la nostra vita.
Ecco, per voi, alcune strategie:
1.      Create valore nelle vostre vite: cercate il bello e buono della vita, cercate le cose per cui valga davvero la pena di vivere, qualcosa che dia senso alla nostra esistenza: AMORE, FAMIGLIA, AMICIZIA. Ancor di più cerchimo di sintonizzarci sul canale della FELICITA' e del nostro e altrui benessere.
2.      Conoscenza: leggete e studiate molto...tutto ciò che non si conosce può far paura, ma istruirsi ed informarsi serve a superare le nostre paure.
3.      Conoscersi : conoscere se stessi e l'ambiente in cui si vive ci aiuta ad aumentare la consapevolezza ed il controllo sulle nostre risorse, sui nostri punti di forza e sui nostri desideri.
4.      Organizzare la vita partendo delle cose che abbiamo: non date peso a quello che non esiste...guardate quello che c'è e che avete raggiunto sino ad oggi. Vivere una vita per colmare lacune, genera solo sofferenza. Pianificate la vita sulla base delle cose che vi piacciono, sulle attività che vi fanno stare bene.
5.      Vivete emozioni positive: basta guardare al passato e alle sue sofferenze, guardiamo al futuro desiderando il meglio in assoluto per noi. Concentriamoci sul superare gli ostacoli e vincere nelle nostre vite, per sperimentare la felicità.
6.      Non giudicatevi: basta giudici e stop ai giudizi...tutti abbiamo dei punti critici su cui lavorare...ma per crescere e trovare la giusta motivazione al miglioramento bisogna partire dai punti di forza e dalle cose positive. Lodiamoci per ogni piccolo cambiamento.
7.      Sognate la vita che desiderate: muoviamoci al fine di costruire intorno a noi la vita che vorremmo, inseguendo sogni e desideri.
8.      Pensate al vostro futuro con chiarezza: Progettate il vostro futuro con obiettivi chiari. Questo vi aiuterà a non perdervi nei dubbi e nelle paure.

Sperimentatevi ogni giorno, ponetevi piccole sfide di coraggio per superare le vostre paure. QUESTO VI FARA' SENTIRE FORTI E LIBERI.

Caterina Petronella, Life Coach

domenica 13 novembre 2016

Qualcosa sta cambiando nella mia vita...e ora?



Il momento del cambiamento è l’unica poesia.
(Adrienne Rich)

Il cambiamento è quel processo di trasformazione naturale ed inevitabile presente nella vita di noi essere umani e  di tutto l'universo. Il cambiamento è inarrestabile. L'impotante è accoglierlo e seguire il suo processo puntando alla nostra felicità. Infatti, quando decidiamo che qualcosa nella nostra vita deve cambiare, o quando la vita ci conduce in situazioni dove sentiamo di dover cambiare delle cose, è necessario sfidarsi e armarsi di tanta buona volontà.
Il cambiamento può generare stress, poichè ci spinge ad allontanarci dalle nostre abitudini, ovvero dalla nostra zona di comfort. Le scelte che il cambiamento porta con sè, richiedono tanta energia ed  attenzione ...e questo può portare lunghi periodi di riflessione e lotta dei nostri pensieri: Affronto il cambiamento o fuggo?
Affrontare la realtà ci aiuta a sviluppare il coraggio, sottrarci aiuta ad aumentare l'ansia e la paura.
Il concetto è applicabile sia ai cambiamenti personali che a quelli professionali. In entrambi i casi si assiste ad un nuovo modo di confrontarsi con la realtà, con se stessi e con gli altri. 
Superare il confine del cambiamento significa anche tagliare i ponti con il passato, con i ricordi tristi, con le relazioni e le situazioni che ci hanno fatto del male o creato disagio.Nella gestione del cambiamento, in un certo senso, è fondamentale elaborare il passato in chiave positiva e matura, senza lasciarsi schiacciare o condizionare dai suoi aspetti spiacevoli o dolorosi. Pertanto,per realizzare un cambiamento personale bisogna essere pronti a modificare le abitudini, gli schemi mentali e le relazioni che procurano malessere o disagio.
Ecco per voi 5 riflessioni su come affrontare il cambiamento:
1.      Il cambiamento non ha mai fine. Noi esseri umani siamo sempre in continua trasformazione. Poniamoci in ascolto dei nostri bisogni, ed in sintonia con essi affrontiamo i cambiamenti come opportunità per migliorare la qualità della nostra esistenza.
2.      Sviluppate saggezza. E' necessario avere equilibrio tra ciò che ci dice la mente e ciò che ci dice il cuore. L'armonia delle nostre parti ci condurrà alla giusta scelta e decisione.
3.       Abbiate il coraggio di dare inizio al vostro cambiamento. E' importante non farsi bloccare dalla paura di ciò che non conosciamo perfettamente. Affidiamoci alle nostre capacità e sviluppiamo coraggio, grande risorsa per vivere la nostra vita.
4.      Siate determinati e costanti. Al fine di generare un cambiamento è necessario impegno, costanza e determinazione. Pertanto concentratevi sui vostri obiettivi e non lasciatevi deviare dagli ostacoli che incontrerete.
5.      Concedetevi il beneficio del dubbio e la possibilità di sbagliare. Aspettatevi di fare errori, nessuno è perfetto. Gli errori ci insegnano moltissimo e ci offrono l'opportunità di rideterminare l'obiettivo e di capire ciò che non vogliamo. Guardate sempre a che punto del processo siete: avete raggiunto i risultati sperati? ci vuole più tempo per raggiungere l'obiettivo desiderato? Fate le vostre opportune riflessioni.


Il cambiamento è una rinascita, ci conduce a vita nuova. Affidatevi e cambiate per la vostra FELICITA'!

sabato 12 novembre 2016

Avere Obiettivi chiari nella vita...a cosa serve?

Viviamo tutti con l'obiettivo di essere felici; le nostre vite sono diverse eppure uguali! Anna Frank

Gli obiettivi nelle nostra vita sono fondamentali.
Se ben definiti nella nostra mente,ci permettono di riconoscere le opportunità che ne favoriscono la realizzazione, e trarne vantaggio. 
Senza un’idea chiara di ciò che vogliamo compiere, non possiamo neanche iniziare. Questo aumenta la probabilità di ottenere ciò che ci prefissiamo.
Gli obiettivi ci danno energia, stimolano all’azione, aiutano a superare gli ostacoli. Essi danno senso e direzione: ottimizzano i nostri sforzi canalizzando le nostre energie. 
L’importanza degli obiettivi nella vita è profondamente connessa alla nostra crescita personale, alla nostra evoluzione emotiva, intellettuale, e spirituale, alla nostra autodeterminazione. Proprio per questo possiamo affermare che nel determinare gli obiettivi e nel pianificare le azioni al fine di raggiungerli  è il viaggio quello che conta. Spesso, non è importante ciò che si realizza, ma il tipo di persona che si diventa grazie al percorso di sfida e trasformazione. Tutto questo perché quando ci impegnamo nel raggiungere un obiettivo, il lavoro è vicendevole ovvero noi lavoriamo per l'obiettivo e tale obiettivo lavora su di noi.
Naturalmente il lavoro e l'impegno devono essere accompagnati dalla disciplina, dalla determinazione, dalla fede, dal coraggio, dall’impegno, che a loro volta si trasformano nelle più grandi ricompense di quello stesso successo.
L’importanza degli obiettivi nella vita è rappresentata dal passaggio dalla persona che siamo alla persona che vogliamo diventare.
Tutto nasce nella nostra mente, nei nostri pensieri e poi si traforma nelle azioni concrete che ci conducono a dei risultati tangibili.
Pertanto: QUALI SONO I TUOI OBIETTIVI? Cosa vuoi esattamente nel tuo futuro? Cosa sei disposto a fare per ottenerlo.
Se vuoi scoprirli o fare chiarezza sul tuo piano di azione futura, intraprendi un percorso di LIFE COACHING.
Per info
Caterina Petronella life Coach
caterinalifecoach@gmail.com

venerdì 11 novembre 2016

Mantenere relazioni stabili...come si fa?


Quando la mano di un uomo
tocca la mano di una donna
entrambi toccano il cuore dell’eternità.
(Khalil Gibran)

Cari lettori, spesso qulcuno mi scrive chiedendomi come sia possibile avere relazioni sentimentali stabili e durature al giorno d'oggi. Gli esempi dei nostri cari nonni sembrano ormai lontani anni luce. Ma come si fa?
Ho pensato di scrivere per voi alcune riflessioni sull'importanza di coltivare l'amore per se stessi e per l'altro e gioire della felicità della coppia.
Tutto parte con il primo appuntamento, il primo bacio, il cuore che batte e le farfalle nello stomaco...nascono così le relazioni importanti e si evolvono alla scoperta di emozioni nuove e forti e di momenti coinvolgenti e passionali. Il desiderio continuo di vedersi e sentirsi, la voglia di condividere ogni singolo istante della giornata con lui o lei. Così si fondano le basi di una relazione forte e duratura, che riesca a superare ogni ostacolo e rendere ogni cosa possibile come se nulla fosse.
Quella passione e quel travolgimento iniziale regalano una energia unica alla coppia e sarà proprio quel profumo d'amore ad essere il collante nei momenti difficili.
Ad ogni modo in una coppia non deve mai mancare: buon senso; stima e rispetto per se stessi e per l'altro; pazienza; fiducia.
La fiducia è sacra. Se manca, tutto si trasforma in un incubo. Abbiate fiducia in voi e nell'altro, questo garantirà la condivisione e l'apertura.
Un altro errore comune è l'isolamento di coppia. Non escludete il mondo intero dalla vostra vita! Mantenere legami sociali è fondamentale per alimentare la scoperta e la curiosità, per non cadere nella monotonia. Ogni coppia ha bisogno di stimoli per crescere e per conoscersi. E' molto facile la vita a due isolati in quattro mura, ma la vera prova è il mondo ed il confronto con gli altri, la capacità di relazionarsi e condividere le esperienze è fondamentale per conoscere il proprio partner in ogni circostanza.
Altro aspetto fondamentale è quello di non annullarsi per l'altro, ma mantenere la propria identità, i propri spazi, coltivare le proprie passioni, specie se differenti. Questo crea valore nel tempo trascorso insieme ed è un modo per non perdere il gusto di ritrovarsi. Sentirsi completi e realizzati aiuta a mantenere vivo il rapporto e a non scaricare su di esso le colpe di eventuali insuccessi o problemi individuali.
Alimentate la passione nella coppia. Intimità e sessualità non vanno mai trascurate. Stuzzicatevi, parlatene, ironizzate...ma sopratutto ricordatevi di trovare un tempo prezioso per voi. Cocedetevi delle sorprese, di quelle che tolgono il fiato.
Dialogate, parlate... non lasciate mai cose in sospeso. Il non detto, o detto indirettamente, genera solo fraintendimenti, litigi o false aspettative. Una comunicazione sana ed efficace, oltre ad essere alla base di una relazione fondata sul rispetto reciproco, crea spontaneità ed aumenta la fiducia in sé stessi e nel proprio partner.
Costruire un progetto di vita condiviso, con obiettivi comuni oltre che personali aiuta a guardare nella stessa direzione, senza perdersi.

In ultima analisi siate rispettosi e desiderosi di essere felici... Amatevi follemente... SOGNTATE E PONETEVI GRANDI OBIETTIVI!!

Caterina Petronella, life coach