martedì 9 novembre 2021

Parlare in Positivo: HAPPY LIFE!

 





E' importante ascoltarci, sopratutto quando comunichiamo con i nostri partner, figli, amici.
Come imposti le tue affermazioni ?

Spesso tendiamo ad iniziare le nostre frasi con IL NON, ovvero con un avverbio di negazione, esprimendo ciò che non va fatto, piuttosto che indicando ciò che sarebbe importante o saggio fare.

 
Il nostro modello educativo e culturale è per lo più incentrato su divieti, regole, sul sottolineare quel che manca e le criticità. Le regole ed i limiti sono fondamentali ed anche questi possono essere costruiti con valore positivo piuttosto che con DINIEGO. Ci sono diversi vantaggi nel trasformare le affermazioni da negative a positivi:
  1. La frase grammaticalmente risulta più semplice e corta;
  2. La frase concettualmente diventa più chiara;
  3. Sotto stress, o in difficoltà,  una frase affermativa in positivo arriva più facilmente; 
  4. La frase in positivo aiuta a direzionare l’attenzione sul comportamento che vogliamo ottenere e questo aumenta le probabilità che ciò accada ;
  5. Tutto ciò che esprimiamo in negativo invece che essere ignorato acquista potere e si rafforza;
  6. Le affermazioni in positivo possono diventare un trampolino per l'espressione delle nostre potenzialità

 
Cominciate ad ascoltarvi, cercate di essere consapevoli dell'uso che fate delle parole, ascoltate anche come i vostri parenti, amici, colleghi si esprimono e danno indicazioni, pongono regole, correggono. Può essere utile usare un QUADERNO DEL CAMBIAMENTO, segnatevi le frasi che ascoltate e trasformatele in positivo! Buon lavoro! 

FRASE POCO EFFICACE

AFFERMAZIONE IN POSITIVO

NON SBAGLIARE

SII ATTENTO

NON CORRERE

RALLENTA

NON URLARE

ABBASSIAMO LA VOCE

giovedì 3 settembre 2020

IL FUTURO E' NELLE TUE MANI

 


                                 Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni.

(Eleanor Roosevelt)

Se pur in pieno anno lavorativo, questa pausa estiva ci serve per ricaricarci di energia positiva e donarci il tempo di riflettere su come vogliamo migliorare la nostra vita nel quotidiano.Spesso ci poniamo domande come: "quello che faccio mi avvicina alla vita che sogno?";  "E se così non fosse, come mai?" ;"Cosa desidero più di ogni altra cosa?"; "Come vorrei il mio futuro?".
E' fondamentale prendersi un tempo per un bilancio personale su come va la propria vita, questo momento, con un pò di cura può aiutare moltissimo.
E' un modo per trovare tempo per se stessi, ripartire da una analisi attenta sul nostro percorso, facendoci le domande giuste, e volare verso il futuro desiderato.
Forza, è ora di ripartire, carichi di entusiasmo!
Cercate un posto vostro,  isolato e tranquillo, ricreate le condizioni di maggiore serenità. 
Ecco alcuni suggerimenti.

Il bilancio personale:
Prendete 5 fogli da riempire, ed una penna!
Seguite i 5 punti e non vene pentirete!

1. Lode alle mie vittorie

Prendi il primo foglio, in alto scrivi: “Le mie vittorie”.
Inizia concentrandoti su tutto ciò che hai realizzato sino ad oggi. Su tutti i successi piccoli o grandi che siano. Guarda con attenzione al tuo impegno, alla costanza e alla tua determinazione.
Siamo troppo abituati a ricordare i momenti negativi e a focalizzarci sul bicchiere mezzo vuoto, mentre il primo lavoro da fare è proprio quello di prendere consapevolezza dei propri piccoli e grandi successi.
Una cosa che ti può aiutare per analizzare ciò che è accaduto, è provare a suddividere le risposte in 3 categorie:   Lavoro;  Relazioni ( famiglia, amicizie, coppia); vita Personale ( sviluppo, progetti di vita e crescita personale)
2. Poteva andare meglio
Prendi il secondo foglio, in alto scrivi: “le criticità da migliorare”
Prova a mettere a fuoco le cose che non sono andate bene e tutti gli aspetti della vita che ancora non ti soddisfano.Chiaramente fai riferimento a cose che dipendono da te, che sono sotto il tuo controllo... Anche qui utilizza le tue categorie di vita, aiutano ad esaminare quello che è successo.
3. Ogni esperienza ci insegna qualcosa
Prendi il terzo foglio, in alto scrivi: “Cosa ho imparato”.
Una volta compilate le prime due sezioni, prova a domandarti cosa hai imparato durante l’ultimo anno.E' fondamentale fare chiarezza su tutte le esperienze vissute e su quello che ci hanno insegnato. E' importante imparare a trarre linfa vitale da tutto ciò che ci capita.
4. Quali emozioni e quali stati d'animo
Prendi il 4 foglio, in cima scrivi “Vivo di emozioni".
Qui puoi andare a ruota libera sulle sensazioni e i pensieri che ti vengono dopo aver riletto le sezioni precedenti.  Poi prova a domandarti quanto ti senti soddisfatto provando a rispondere a queste domande:  Come è sta andato veramente quest’anno?; Come valuti te stesso in quest’ultimo anno?
5. Il futuro che vorrei
Prendi il 5° foglio, in cima scrivi “Il mio futuro”.
Hai riflettuto su cosa hai realizzato, cosa hai dovuto superare, cosa hai imparato e come sei cambiato.  Ora è il momento di pianificare come procedere. Prova a domandarti:Quali sono i sogni che vorresti realizzare nel tuo prossimo futuro? Per raggiungere ognuno di questi sogni, quali obiettivi dovrai porti e quali azioni dovrai mettere in campo?
E' fondamentale pensare ai nostri obiettivi ed accompagnarli da un piano di azione specifico, altrimenti ci perdiamo e i nostri sogni restano nel cassetto, o si perdono nel tempo.  
La nostra vita è nelle nostre mani, ogni giorno è un foglio bianco che va riempito: la penna è nelle tue mani. E' l'occasione giusta per scrivere una storia ricca di soddisfazioni ed opportunità.
Buon Lavoro
Per info: Caterina Petronella, Life coach!

venerdì 12 giugno 2020

COACHING-GENITORIALE ParentCoaching


COACHING-GENITORIALE  ParentCoaching   
L'importante ruolo dei genitori risiede nel saper dare radici solide ed ali per volare in alto e lontano.
Felicità e atteggiamento mentale | Blog psicologia
Molto spesso nel mio lavoro di Life coach, mi capita di relazionarmi con donne e uomini, che nel tentativo di migliorare la propria vita ed esprimere al massimo il proprio potenziale, si trovano  in difficoltà con la gestione del loro ruolo di  GENITORI.
Solitamente i racconti hanno elementi in comune ovvero poca chiarezza su come affrontare problemi legati alla gestione dei capricci o dei comportamenti oppositivi, alla comunicazione disfunzionale con i figli, alla mancanza di tempo, spazio e condivisione... non abbiamo mai abbastanza tempo!
Partiamo dal fatto che l'infanzia e l’adolescenza rappresentano due fasi straordinarie dello sviluppo dell'essere umano, in cui è necessario mettere in campo risorse ottimali in termini di ascolto, condivisione, relazione ed emozione.
Proprio la mancanza di questi ingredienti fondamentali in famiglia può spesso trasformarsi e manifestarsi con segni e sintomi.  E allora compaiono problemi di varia natura quali aggressività, mancanza di regole, paure, insicurezza e problemi di autostima. Fortunatamente, se osservati per tempo attraverso un buon lavoro di consapevolezza e con obiettivi chiari è possibile un cambiamento delle modalità di rapporto genitori-figli, e l'armonia prenderà piede.
I genitori sono anche chiamati a dover gestire i naturali mutamenti dei propri figli legati al loro sviluppo psicofisico, e ciò comporta per la famiglia una riorganizzazione che la costringe ad adattamenti e/o cambiamenti, in genere anche profondi, dove gli stessi genitori si trovano spesso “bloccati” nel fornire risposte e/o comportamenti adeguati nei confronti dei loro figli.
Ed è proprio in tali contesti che il Parent Coaching si inserisce quale elemento di grande attualità, capace di accompagnare i genitori nella lettura delle dinamiche relazionali familiari per consentire una differente presa di coscienza sulle proprie ed altrui potenzialità, tendendo all’auto-sviluppo/autoaffermazione e alla costruzione di una sana e potenziante relazione Genitore-Figlio/a.
 Di fronte alle richieste dei genitori di trovare nuove strategie per educare i propri figli, di migliorare la relazione con gli stessi, laddove ci siano alcune condizioni fondamentali, propongo il COACHING GENITORIALE o Parent Coaching.
La possibilità, da parte del genitore, di scoprire capacità e attitudini nascoste e il sentirsi protagonista del cambiamento permette di raggiungere obiettivi che in un primo momento sembravano vette troppo elevate da scalare. Le competenze sociali rappresentano la base necessaria per il benessere psicologico dell’individuo e per mantenere sane interazioni sociali con gli altri.
Infatti, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Unione Europea si sono mobilitate per promuovere sempre più dei progetti che favoriscano lo sviluppo delle Life Skills nell’intera popolazione, partendo dai bambini agli adolescenti. Spesso questi progetti hanno coinvolto le nuove generazioni ma non hanno interessato chi si trova ad avere la responsabilità e un ruolo strategico nell’educazione dei giovani stessi.
IL COACH è un esperto nella comunicazione e nella gestione delle relazioni interpersonali, che siede accanto al genitore per supportarlo a trovare una modalità funzionale nel rapporto con i figli.
QUALI sono i temi su cui poter lavora nelle sessioni di coaching?
Si può lavorare su:
1) Intelligenza emotiva ed empatia: Citando Daniel Goleman, psicologo americano, famoso divulgatore dell’intelligenza emotiva, ha descritto le cinque componenti fondamentali dell'intelligenza emotiva:
1.     Consapevolezza di sé, quindi a conoscenza dei propri stati-mondi interiori;
2.     Padronanza di sé, la capacità di governare i propri stati interiori e gestire l’espressione e la comunicazione delle emozioni;
3.     Motivazione, la capacità di scoprire il vero e profondo motivo che spinge all’azione;
4.     Empatia, la capacità di mettersi nei panni dell'altro e riconoscere le emozioni che prova;
5.     Abilità sociale, la capacità di stare insieme agli altri cercando di capire i movimenti  e le dinamiche che accadono tra le persone.
2) Capacità del genitore di essere un riferimento per il figlio: Spesso risulta  facile rendersi conto di poter fare qualcosa per un possibile cambiamento nel rapporto con i figli, ma allo stesso tempo le strategie messe in atto possono essere inefficaci, sopratutto se la soluzione a cui si giunge è  l'accondiscendenza. Non è certo lasciando correre tutto e assecondando ogni richiesta che si otterranno risultati positivi!!!!.
I figli hanno bisogno di una guida lungo il percorso di vita! Una guida che, però, sia attenta, empatica ed autorevole (non autoritaria).
3) Capacità di ascolto empatico: L’ascolto è una qualità che si lega al nostro modo di pensare alle cose, alla vita e a noi stessi. L’ascolto è prima di tutto  il nostro sentimento verso qualcosa, il modo con cui ci predisponiamo all’altro; pertanto nell’ascolto ci sono le nostre aspettative, i pregiudizi, le attese e tutto questo si lega al nostro modo di ragionare sulle cose.
Gli elementi fondati di cui si compone la capacità di ascoltare sono i seguenti:
1.     Capacità di mettere da parte il proprio bisogno di controbattere e farsi valere
2.     Superamento della paura di essere attaccati o feriti dall’altro
3.     Piacere di essere guidati, di lasciarsi stupire e conquistare dall’altro
4.     Superamento dell’invidia e gelosia nei confronti dell’altro
5.     Attenzione verso l’altro e verso ciò che sta comunicando

4)Comunicazione con i figli e Risoluzione pacifica della conflittualità: è fondamentale in famiglia avere una comunicazione chiara, assertiva quanto basta, efficace e coerente. Quanto più le regole ed i  contenuti saranno chiari, tanto più non si creerà confusione, e l'equilibrio in famiglia sarà retto da solide basi.
Ascolto, comunicazione efficace,  coerenza tra ciò che si dice e ciò che si attua, potenziamento della resilienza, spingeranno ad affrontare i naturali conflitti generazionali evitando di cadere nell'aggressività e nella rottura relazionale.
5)Armonizzare la vita nell'ambito lavoro-famiglia-vita privata: l'armonia dei ruoli deve avvenire su più livelli. Il primo livello prevede un lavoro di equilibrio tra i ruoli svolti dai genitori nella loro vita: quanto sono mamma (papà) in carriera? quanto sono manager mamma (papà)? quanto sono madre e moglie (padre-maito)? quanto sono amica e figlia (amico-figlio)?... allo stesso tempo anche i ruoli che si rivestono nella relazione con i propri figli vanno armonizzati: quanto sono la madre di mio figlio?quanto sono l'amica di mio figlio? quanto la complice ? quanto la confidente ?
6)Riconoscimento del talento dei figli da parte dei genitori: è fondamentale che il genitore sappia trasformarsi in un magico esploratore alla ricerca di tesori manifesti e latenti. E'importante che il genitore impari ad osservare il proprio figlio con occhi desiderosi e attenti, valorizzando tutte le qualità più o meno manifeste, aiutando bambini e ragazzi a rendersi sempre più consapevoli del valore prezioso della loro vita e delle infinite risorse che possiede.
Per saperne di più
Caterina Petronella Lifecoach, caterinalifecoach@gmail.com

mercoledì 12 luglio 2017

Amarsi è l'unica via per la felicità


Finché guardi gli altri per provare chi sei e cerchi la loro approvazione, stai impostando la tua vita in modo distorto.  Devi sapere tu chi sei. Ciò che gli altri dicono non sempre è importante, ciò che conta è quello che tu pensi  e credi di te.


Cosa vuol dire per te amarti?
Vorrei scrivere qualche riflessione...è probabile che tu abbia già letto tanto sull'amarsi e prendersi cura di sè.Un punto centrale è sfatare sin da subito la confusione sul fatto che pensare a se stessi e prendersi cura di sè sia fonte di egoismo. Per amarsi non è necessario concedersi tutto, anziSpesso i MEDIA ci offrono proposte basate sui beni materiali e sull'acquisto di cose che servono a curarsi, come se bastasse fare compere per amarsi di più.
Ma badate bene, non tutte le cose che risultano piacevoli per i nostri sensi sono davvero preziose e fondamentali per amarci di più. Infatti cosa non dovrebbero mai causare le esperienze piacevoli che ci dedichiamo? dipendenza, assuefazione,   emozioni negative
Se quello che fai per prenderti cura di te provoca questi effetti, lascia perdere, SEI SULLA STRADA SBAGLIATA.
Considera che amare se stessi è l'unica strada che ci conduce alla felicità.Dipendenza, assuefazione ed emozioni negative sono sempre in contrasto con questo obiettivo.
 Ci sono delle piccole cose che possono aiutarti ad amarti sempre di più, senza danneggiarti.
v Prima di tutto agisci con amore nei tuoi confronti
Ma Come si fa?Ecco qualche idea su come e cosa fare…
·         Ascoltati con curiosità
·          Perdonati eventuali errori e cerca di comprenderne le ragioni.
·         Dedicati del tempo.
·         Rispetta le tue idee e valorizzale 

v Trova uno spazio per te e concediti silenzio e meditazione
Può fare molta paure restare soli con se stessi, eppure è l'unico modo per conoscersi davvero, concedendosi l'opportunità di ascoltare chi siamo.
Poichè è un'azione di un'importanza straordinaria, dovrai scegliere  un posto magico, tutto tuo, in cui nessuno ti possa disturbare, dove non ci sono fonti di distrazione, problemi che devi risolvere.
Quindi cosa ti suggerisco di fare:
·         Scegli un momento della giornata da dedicarti.
·          Scegli un posto magico per te.
·         Non concedere a niente e nessuno di distrarti. 

v Sei un essere umano, concediti di sbagliare
Sii clemente con te stesso e sospendi i giudizi!!
Lavora sui tuoi errori in modo costruttivo. In che modo?
·         Prendi un foglio o un diario
·         Scrivi gli ultimi errori che hai commesso, soprattutto quelli meno importanti.
·         Per ognuno scrivi i motivi per cui hai agito, o non agito, in quel modo.
·         Scrivi poi cosa ti ha spinto a fare queste scelte, cosa credevi, in cosa speravi, cosa temevi.
·         Infine scrivi quello che puoi fare per rimediare a quell’errore.
Ragionare sui propri errori serve a comprendere che tutto è rimediabile e che per fortuna siamo sempre in tempo per imparare.
Fai tesoro di tutte le esperienza.
·         Cosa hai imparato da questo errore?
·         Come cambia il modo in cui agirai in futuro, in una situazione simile?
·         Cosa potresti fare perché questa tua esperienza sia utile agli altri (insegnarla, condividerla, raccontarla)?
v Nessuno può conoscerti meglio di te stessa
Tu sei la persona che ti conosce meglio, e per fortuna è sempre possibile diventare più consapevoli e più sicuri di sè.
Pensa a tutti i tuoi successi, ma anche a tutte le volte che sei caduto e ti sei rialzato con coraggio. Ripensa a tutte le esperienze belle che hai vissuto, ma rivedi anche le tue abitudini e le tue routine, ti servirà davvero a capire chi sei.
v Abbia cura del luogo in cui vivi!
Il luogo in cui viviamo, rappresenta il nostro nido, il nostro luogo protetto e sicuro, quindi dobbiamo prendercene cura. Arrediamolo secondo il nostro gusto, personalizziamolo e lasciamolo sempre ordinato e pulito.
·         Se ti piace l’ordine, ordina tutto.
·         Il disordine è un concetto relativo, ma se vivi in un ambiente che ti infastidisce per la confusione, allora devi sistemare le cose.
·         Rendi la tua casa più tua: dipingi le pareti dei colori che preferisci, metti i quadri che ti piacciono, sposta i mobili come dici tu.
 Cerca di crearti un ambiente che non cambieresti con nessuno, perché è tuo e per te è il più bello e accogliente del mondo.
Amati senza condizioni...tu sei un essere prezioso e bisognoso di tanto affetto e AMORE.
Per saperne di più
Caterina Petronella,LIFE COACH

mercoledì 24 maggio 2017

S.O.S. GENITORI: Educare i figli alla FELICITà e SERENITA'!



S.O.S. GENITORI

Educare i figli alla FELICITà e Serenità

Da madre, mi capita spesso di condividere del tempo con gli altri genitori. Spesso questo tempo insieme viene speso parlando dei nostri figli...Ed ecco che parte la gara a chi ha il figlio MIGLIORE, o di contro parliamo continuamente delle cose che non vanno!
Mi accorgo, sempre di più, del fatto che i genitori vogliono figli Super ESPERTI DELLA VITA, competenti, e si cerca sin dalla più tenera età di tracciarne un profilo professionale buono.Così partono le iscrizioni a tutti i corsi extrascolastici: INGLESE, SPAGNOLO, INFORMATICA, NUOTO, CALCIO, TENNIS. 
Tutto questo "pensiamo" di farlo per il loro bene. Questo percorso super organizzato toglie spazio alla spontaneità del bambino e alla sua voglia di giocare, giocare e giocare.
I bambini dovrebbero imparare divertendosi, facendo errori, perdendo tempo, lasciando volare l’immaginazione e trascorrendo del tempo con altri bambini. 

Aspettarsi che i bambini siano i migliori in un particolare campo, carica sulle loro spalle una inutile responsabilità.
Bisogna fare attenzione allo stress e alle pressioni, perchè servono a ben poco e generano di sicuro delle paure, in particolare la paura di FALLIRE!! Di conseguenza si genera perdita di autostima!!

Cosa spetta realmente ad un bambino?
1)ESSERE FELICE E AMATO.
2) ESSERE AL SICURO
3) GIOCARE LIBERAMENTE
4) ESSERE RICONOSCIUTO come UNICO E MERAVIGLIOSO , SENZA DOVER SOMIGLIARE A NESSUN ALTRO
5) ESSERE RISPETTATO


Cosa spetta ai genitori?
1)Riconoscere che ogni bambino ha un proprio ritmo di sviluppo e di apprendimento. La sovraSTIMOLAZIONE non serve!
2) I bambini crescono sani, se ricevono cura e attenzione, tempo e spazio per condividere passioni.
3) La serenità e felicità dei bambini non si valuta in base alle performance COGNITIVE e agli apprendimenti.


Per saperne di più
Caterina Petronella lifecoach
caterinalifecoach@gmail.com

martedì 11 aprile 2017

DISARMONIA IN FAMIGLIA...ma c'è qualcosa che funziona?



“La comunicazione elettrica non sarà mai un sostituto del viso di qualcuno che con la propria anima incoraggia un’altra persona ad essere coraggiosa e onesta.” 
Charles Dickens
Una dei problemi che tante famiglie raccontano nei nostri incontri, in particolare le mamme, 
riguarda proprio la difficoltà di avere un rapporto sano e sereno con i figli perchè a monte  di tutto, ci sono importanti difficoltà nella relazione di coppia:

1. difficoltà con il compagno attuale a causa di incomprensioni, approcci educativi differenti e spesso opposti con i figli che alimentano tensioni e litigi (è molto facile che ci siano figli dalla precedente relazione);

2. la carriera viene messa al primo posto e la coppia, come la famiglia ne subusce le conseguenze,  poco tempo ed energie per l’intimità e ci si sente in colpa perché si vorrebbe essere genitori più attenti e presenti;

3. in caso di separazione gli ex partner non riescono a mettere da parte le discordanze personali a beneficio della gestione dei figli... e spesso si è da soli a gestire i figli, perchè dopo la separazione il compagno si disinteressa totalmente dei figli;

4. comunicazione disfunzionale, con tendenza al giudizio;

QUESTI SONO SOLO ALCUNE SITUAZIONI CRITICHE VISSUTE DALLE FAMIGLIE MODERNE

Quando due persone si amano, gli effetti si traducono in armonia e nella coppia sembra tutto più facile. Gli impegni si gestiscono con più fluidità,  si è più felici e motivati ad affrontare il ménage famigliare e si ha l'energia per affrontare e per risolvere anche gli imprevisti.

Questo sarebbe l'ideale per tutti, ma sappiamo che non è così per molti.
Ecco qualche spunto di riflessione.

Lamento, pessimismo e attenzione verso quello che non funziona, ci spinge al conflitto e alla rottura. Questa modalità di vivere, ci porta ad enfatizzare sempre e solo le cose che non vanno e acuisce il davario tra persone, anzichè spronarle al dialogo.
Una cosa molto importante è guardare a sè stessi, senza confrontarsi continuamente con la situazione degli altri e riconoscere i propri limiti, sviluppando consapevolezza.
Altro aspetto importante, ricordiamoci di vedere tutte le cose importanti e positive che sappiamo e possiamo fare, da soli e con il sostegno del nostro partner.
Noi siamo i migliori alleati di noi stessi!
Per saperne di più
Caterina Petronella, life&business Coach

lunedì 3 aprile 2017

PRIMA IL DOVERE E POI IL PIACERE...sarà la formula giusta nell'educazione dei bambini?


MAMMA- PAPA' GIOCHIAMO INSIEME?
...Molto spesso la risposta è "DOPO"!!
Cari genitori
ci chiediamo continuamente come gestire le richieste di attenziane dei nostri figli, che naturalmente più accantoniamo e più lievitano come immense colombe pasquali.
Quali sono i principali motivi?
Un primo punto su cui riflettere è la grande illusione del tempo!!
Quanto tempo dedicare al lavoro? Quanto alla famiglia? Quanto alla alla vita personale?
Siamo sempre in lotta contro il tempo e crediamo che il tempo sia sempre troppo poco, e ci tuffiamo nelle corse pazze con l’intento di recuperare un po’ di spazio libero per… avere del tempo per noi e fare qualcosa di bello e piacevole (spesso dobbiamo colmare l’insoddisfazione delle nostre giornate).
Quali sono gli effetti di questo atteggiamento?
Correre senza sapere cosa vogliamo veramente e senza riordinare le nostre priorità, in una gerarchia chiara e definita, mettendo al primo posto quello che sinceramente conta per noi, rischia di farci fare un grande salto nel vuoto e nella frustrazione.

In secondi luogo, non avere le idee chiare sulle priorità ci porta a grande confusione nelle nostre azioni.
Massacrandoci con i doveri giornalieri e mettendo i figli al secondo posto crediamo di fare la cosa giusta(la scusa è sto lavorando per loro...e ci mettiamo l'anima in pace).
Di conseguenza il tempo trascorso con loro è sempre di pessima qualità, i figli ci chiederanno sempre più attenzioni e sempre più tempo, e noi genitori faremo fatica a condividere un tempo sano, con frustrazione per tutta la famiglia.
Questo è davvero un meccanismo perverso, un pò cuturale che abbiamo ereditato, ma che possiamo trasformare.
Basta fermarsi e decidere di ricominciare, ma nella giusta direzione.
Per saperne di più
 Caterina Petronella Life Coach