giovedì 3 settembre 2020

IL FUTURO E' NELLE TUE MANI

 


                                 Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni.

(Eleanor Roosevelt)

Se pur in pieno anno lavorativo, questa pausa estiva ci serve per ricaricarci di energia positiva e donarci il tempo di riflettere su come vogliamo migliorare la nostra vita nel quotidiano.Spesso ci poniamo domande come: "quello che faccio mi avvicina alla vita che sogno?";  "E se così non fosse, come mai?" ;"Cosa desidero più di ogni altra cosa?"; "Come vorrei il mio futuro?".
E' fondamentale prendersi un tempo per un bilancio personale su come va la propria vita, questo momento, con un pò di cura può aiutare moltissimo.
E' un modo per trovare tempo per se stessi, ripartire da una analisi attenta sul nostro percorso, facendoci le domande giuste, e volare verso il futuro desiderato.
Forza, è ora di ripartire, carichi di entusiasmo!
Cercate un posto vostro,  isolato e tranquillo, ricreate le condizioni di maggiore serenità. 
Ecco alcuni suggerimenti.

Il bilancio personale:
Prendete 5 fogli da riempire, ed una penna!
Seguite i 5 punti e non vene pentirete!

1. Lode alle mie vittorie

Prendi il primo foglio, in alto scrivi: “Le mie vittorie”.
Inizia concentrandoti su tutto ciò che hai realizzato sino ad oggi. Su tutti i successi piccoli o grandi che siano. Guarda con attenzione al tuo impegno, alla costanza e alla tua determinazione.
Siamo troppo abituati a ricordare i momenti negativi e a focalizzarci sul bicchiere mezzo vuoto, mentre il primo lavoro da fare è proprio quello di prendere consapevolezza dei propri piccoli e grandi successi.
Una cosa che ti può aiutare per analizzare ciò che è accaduto, è provare a suddividere le risposte in 3 categorie:   Lavoro;  Relazioni ( famiglia, amicizie, coppia); vita Personale ( sviluppo, progetti di vita e crescita personale)
2. Poteva andare meglio
Prendi il secondo foglio, in alto scrivi: “le criticità da migliorare”
Prova a mettere a fuoco le cose che non sono andate bene e tutti gli aspetti della vita che ancora non ti soddisfano.Chiaramente fai riferimento a cose che dipendono da te, che sono sotto il tuo controllo... Anche qui utilizza le tue categorie di vita, aiutano ad esaminare quello che è successo.
3. Ogni esperienza ci insegna qualcosa
Prendi il terzo foglio, in alto scrivi: “Cosa ho imparato”.
Una volta compilate le prime due sezioni, prova a domandarti cosa hai imparato durante l’ultimo anno.E' fondamentale fare chiarezza su tutte le esperienze vissute e su quello che ci hanno insegnato. E' importante imparare a trarre linfa vitale da tutto ciò che ci capita.
4. Quali emozioni e quali stati d'animo
Prendi il 4 foglio, in cima scrivi “Vivo di emozioni".
Qui puoi andare a ruota libera sulle sensazioni e i pensieri che ti vengono dopo aver riletto le sezioni precedenti.  Poi prova a domandarti quanto ti senti soddisfatto provando a rispondere a queste domande:  Come è sta andato veramente quest’anno?; Come valuti te stesso in quest’ultimo anno?
5. Il futuro che vorrei
Prendi il 5° foglio, in cima scrivi “Il mio futuro”.
Hai riflettuto su cosa hai realizzato, cosa hai dovuto superare, cosa hai imparato e come sei cambiato.  Ora è il momento di pianificare come procedere. Prova a domandarti:Quali sono i sogni che vorresti realizzare nel tuo prossimo futuro? Per raggiungere ognuno di questi sogni, quali obiettivi dovrai porti e quali azioni dovrai mettere in campo?
E' fondamentale pensare ai nostri obiettivi ed accompagnarli da un piano di azione specifico, altrimenti ci perdiamo e i nostri sogni restano nel cassetto, o si perdono nel tempo.  
La nostra vita è nelle nostre mani, ogni giorno è un foglio bianco che va riempito: la penna è nelle tue mani. E' l'occasione giusta per scrivere una storia ricca di soddisfazioni ed opportunità.
Buon Lavoro
Per info: Caterina Petronella, Life coach!

venerdì 12 giugno 2020

COACHING-GENITORIALE ParentCoaching


COACHING-GENITORIALE  ParentCoaching   
L'importante ruolo dei genitori risiede nel saper dare radici solide ed ali per volare in alto e lontano.
Felicità e atteggiamento mentale | Blog psicologia
Molto spesso nel mio lavoro di Life coach, mi capita di relazionarmi con donne e uomini, che nel tentativo di migliorare la propria vita ed esprimere al massimo il proprio potenziale, si trovano  in difficoltà con la gestione del loro ruolo di  GENITORI.
Solitamente i racconti hanno elementi in comune ovvero poca chiarezza su come affrontare problemi legati alla gestione dei capricci o dei comportamenti oppositivi, alla comunicazione disfunzionale con i figli, alla mancanza di tempo, spazio e condivisione... non abbiamo mai abbastanza tempo!
Partiamo dal fatto che l'infanzia e l’adolescenza rappresentano due fasi straordinarie dello sviluppo dell'essere umano, in cui è necessario mettere in campo risorse ottimali in termini di ascolto, condivisione, relazione ed emozione.
Proprio la mancanza di questi ingredienti fondamentali in famiglia può spesso trasformarsi e manifestarsi con segni e sintomi.  E allora compaiono problemi di varia natura quali aggressività, mancanza di regole, paure, insicurezza e problemi di autostima. Fortunatamente, se osservati per tempo attraverso un buon lavoro di consapevolezza e con obiettivi chiari è possibile un cambiamento delle modalità di rapporto genitori-figli, e l'armonia prenderà piede.
I genitori sono anche chiamati a dover gestire i naturali mutamenti dei propri figli legati al loro sviluppo psicofisico, e ciò comporta per la famiglia una riorganizzazione che la costringe ad adattamenti e/o cambiamenti, in genere anche profondi, dove gli stessi genitori si trovano spesso “bloccati” nel fornire risposte e/o comportamenti adeguati nei confronti dei loro figli.
Ed è proprio in tali contesti che il Parent Coaching si inserisce quale elemento di grande attualità, capace di accompagnare i genitori nella lettura delle dinamiche relazionali familiari per consentire una differente presa di coscienza sulle proprie ed altrui potenzialità, tendendo all’auto-sviluppo/autoaffermazione e alla costruzione di una sana e potenziante relazione Genitore-Figlio/a.
 Di fronte alle richieste dei genitori di trovare nuove strategie per educare i propri figli, di migliorare la relazione con gli stessi, laddove ci siano alcune condizioni fondamentali, propongo il COACHING GENITORIALE o Parent Coaching.
La possibilità, da parte del genitore, di scoprire capacità e attitudini nascoste e il sentirsi protagonista del cambiamento permette di raggiungere obiettivi che in un primo momento sembravano vette troppo elevate da scalare. Le competenze sociali rappresentano la base necessaria per il benessere psicologico dell’individuo e per mantenere sane interazioni sociali con gli altri.
Infatti, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Unione Europea si sono mobilitate per promuovere sempre più dei progetti che favoriscano lo sviluppo delle Life Skills nell’intera popolazione, partendo dai bambini agli adolescenti. Spesso questi progetti hanno coinvolto le nuove generazioni ma non hanno interessato chi si trova ad avere la responsabilità e un ruolo strategico nell’educazione dei giovani stessi.
IL COACH è un esperto nella comunicazione e nella gestione delle relazioni interpersonali, che siede accanto al genitore per supportarlo a trovare una modalità funzionale nel rapporto con i figli.
QUALI sono i temi su cui poter lavora nelle sessioni di coaching?
Si può lavorare su:
1) Intelligenza emotiva ed empatia: Citando Daniel Goleman, psicologo americano, famoso divulgatore dell’intelligenza emotiva, ha descritto le cinque componenti fondamentali dell'intelligenza emotiva:
1.     Consapevolezza di sé, quindi a conoscenza dei propri stati-mondi interiori;
2.     Padronanza di sé, la capacità di governare i propri stati interiori e gestire l’espressione e la comunicazione delle emozioni;
3.     Motivazione, la capacità di scoprire il vero e profondo motivo che spinge all’azione;
4.     Empatia, la capacità di mettersi nei panni dell'altro e riconoscere le emozioni che prova;
5.     Abilità sociale, la capacità di stare insieme agli altri cercando di capire i movimenti  e le dinamiche che accadono tra le persone.
2) Capacità del genitore di essere un riferimento per il figlio: Spesso risulta  facile rendersi conto di poter fare qualcosa per un possibile cambiamento nel rapporto con i figli, ma allo stesso tempo le strategie messe in atto possono essere inefficaci, sopratutto se la soluzione a cui si giunge è  l'accondiscendenza. Non è certo lasciando correre tutto e assecondando ogni richiesta che si otterranno risultati positivi!!!!.
I figli hanno bisogno di una guida lungo il percorso di vita! Una guida che, però, sia attenta, empatica ed autorevole (non autoritaria).
3) Capacità di ascolto empatico: L’ascolto è una qualità che si lega al nostro modo di pensare alle cose, alla vita e a noi stessi. L’ascolto è prima di tutto  il nostro sentimento verso qualcosa, il modo con cui ci predisponiamo all’altro; pertanto nell’ascolto ci sono le nostre aspettative, i pregiudizi, le attese e tutto questo si lega al nostro modo di ragionare sulle cose.
Gli elementi fondati di cui si compone la capacità di ascoltare sono i seguenti:
1.     Capacità di mettere da parte il proprio bisogno di controbattere e farsi valere
2.     Superamento della paura di essere attaccati o feriti dall’altro
3.     Piacere di essere guidati, di lasciarsi stupire e conquistare dall’altro
4.     Superamento dell’invidia e gelosia nei confronti dell’altro
5.     Attenzione verso l’altro e verso ciò che sta comunicando

4)Comunicazione con i figli e Risoluzione pacifica della conflittualità: è fondamentale in famiglia avere una comunicazione chiara, assertiva quanto basta, efficace e coerente. Quanto più le regole ed i  contenuti saranno chiari, tanto più non si creerà confusione, e l'equilibrio in famiglia sarà retto da solide basi.
Ascolto, comunicazione efficace,  coerenza tra ciò che si dice e ciò che si attua, potenziamento della resilienza, spingeranno ad affrontare i naturali conflitti generazionali evitando di cadere nell'aggressività e nella rottura relazionale.
5)Armonizzare la vita nell'ambito lavoro-famiglia-vita privata: l'armonia dei ruoli deve avvenire su più livelli. Il primo livello prevede un lavoro di equilibrio tra i ruoli svolti dai genitori nella loro vita: quanto sono mamma (papà) in carriera? quanto sono manager mamma (papà)? quanto sono madre e moglie (padre-maito)? quanto sono amica e figlia (amico-figlio)?... allo stesso tempo anche i ruoli che si rivestono nella relazione con i propri figli vanno armonizzati: quanto sono la madre di mio figlio?quanto sono l'amica di mio figlio? quanto la complice ? quanto la confidente ?
6)Riconoscimento del talento dei figli da parte dei genitori: è fondamentale che il genitore sappia trasformarsi in un magico esploratore alla ricerca di tesori manifesti e latenti. E'importante che il genitore impari ad osservare il proprio figlio con occhi desiderosi e attenti, valorizzando tutte le qualità più o meno manifeste, aiutando bambini e ragazzi a rendersi sempre più consapevoli del valore prezioso della loro vita e delle infinite risorse che possiede.
Per saperne di più
Caterina Petronella Lifecoach, caterinalifecoach@gmail.com